NEMESIS
BRANI:
- Macavity - Part time lover
- Hero - Non abbiam bisogno di parole
- Stayn alive - We shall over come
- Africa - Fix you - Coldplay
- With or without you - Happy
- O sfera luminosa - Spread the love araund
- Summertime
- Yes sir! That's my baby
Testo: Enrico Motta da un'idea di Sergio Meregalli
Messa in scena: Felice Invernici
Direzione coro e armonizzazioni: M° Antonino Rodà
Coreografie e danza: Angela Anselmo
Scenografia: Moreno Berna, Gianmaria Colombo, Nadia Gaffurini, Annalisa Redaelli
Costumi: Caterina Cucchi, Maria Paola Drago, Antonella Piacenti, Maria Adele Villa
Coordinamento tecnico e programmazione musicale: Roberto Brambilla, Giovanni Frosi, Simone Viganò
Riscrittura brani: (Macavity, Hero, Fix you) Enrico Motta, Silvia Scaccabarozzi
Collaborazione CCMV, musicisti: Giulia Nava, Alberto Nessi, Davide Passoni Audioluci: Acustica
Trama :
L'avventura ha inizio nella stazione Deimos, sul pianeta Marte, in un futuro non ben precisato. Qui un'ombra furtiva ruba un piccolo oggetto, un'arma il Nemesis che, se consegnata nelle mani delle Forze del Male, potrebbe seriamente mettere in pericolo la sopravvivenza della terra......
E' necessario formare una squadra incaricata del recupero all'inseguimento di Scott e alla ricerca di uno spartito e di un codice segreto: il viaggio nel tempo ha inizio ma solo di volta in volta il gruppo scoprirà dove approderà ad ogni tappa.
Solcheranno diverse epoche a cavallo del secolo scorso, incontreranno personaggi e affronteranno situazioni per loro, uomini e donne del futuro, piuttosto inverosimili.
La musica e le canzoni, tratte da brani conosciuti e famosi, sono parte integrante della narrazione che alterna momenti esilaranti a momenti d'atmosfera coinvolgenti; la storia è lo spunto per affrontare, se pur con leggerezza, sentimenti e tematiche universali legate all'essere umano in quanto tale, il bene e il male, l'amicizia, l'amore, il tradimento, la solidarietà e la forza del gruppo.
Tra gli elementi che maggiormente catturano lo spettatore spiccano le soluzioni registiche che ne fanno uno spettacolo "pieno" e non solo per la presenza sul palco di 45 persone, tra coristi, attori e solisti, ma l'alchimia e la sinergia con lo spettatore che solo chi ha già visto e conosce Amici&Voci ha potuto sperimentare.
PIET MONDRIAN E LA NOSTRA SCENOGRAFIA
La pittura astratta di Piet Mondrian (1872-1944) è il risultato di una ricerca che inizia con quella figurativa di paesaggi olandesi fino all’essenza minimale delle linee e dei colori fondamentali.
È una pittura assolutamente non banale ma che contiene una visione unitaria del mondo.
Nell’evoluzione stilistica di Mondrian, le rappresentazioni di paesaggi e della natura si trasformano nel tempo in distese sempre più orizzontali che si perdono a vista d’occhio, fino a diventare una sola linea. Le rappresentazioni di campanili, dei mulini della sua Olanda, i grattacieli e quanto di più tecnologico possa essere costruito dall’uomo moderno, diventano linea verticale.
Quando il pittore giungerà alle composizioni in rosso, giallo e blu, come quella scelta da noi, avrà maturato la consapevolezza che l’incontro delle linee sono l’espressione del rapporto tra l’ambiente naturale e il soggetto umano, e questo dà vita a nuove forme: il quadrato,sintesi di ogni possibile relazione in momenti di equilibrio, e i rettangoli, scaturiti dalla divisione del quadrato stesso, in modo tale che tutti abbiano uguale importanza.Infine i colori, sempre primari, con i due grandi quadrati rossi e blu, incisivi, massicci, esagerati, contornati da zone più piccole sempre gialle, blu e rosse: tanti disequilibri che riportano continuamente alle grandi diversità del mondo ma che insieme creano armonia. Il bianco e il nero, il giusto e lo sbagliato, il bene e il male.
L’odio e l’egoismo da una parte, e il desiderio di non vivere più guerre, dall’altra.
Questo ed altro è quanto raccontiamo in Nemesis.